«La mia solitudine» tradotta in arabo e pubblicata sulla rivista Literature Magazine

Particolarmente orgoglioso e profondamente grato alla alla poetessa, scrittricie e traduttrice libanese Taghrid BouMerhi, Responsabile del Dipartimento di Traduzione della redazione di 𝗔𝗴𝗮𝗿𝗲𝗲𝗱, per aver scelto e tradotto, per la prima volta in arabo, la mia poesia 𝙇𝙖 𝙢𝙞𝙖 𝙨𝙤𝙡𝙞𝙩𝙪𝙙𝙞𝙣𝙚, (𝘾𝙖𝙧𝙣𝙚 𝙚 𝙨𝙖𝙣𝙜𝙪𝙚, Tabula Fati 2022), nel nuovo numero 31/2022 della rivista 𝗟𝗶𝘁𝗲𝗿𝗮𝘁𝘂𝗿𝗲 𝗠𝗮𝗴𝗮𝘇𝗶𝗻𝗲.
Grazie di cuore alla poetessa Taghrid BouMerhi.


L'articolo riporta erroneamente il titolo La trebbiatrice, riferito ad altra poesia,
ma la traduzione appartiene, come detto, alla poesia La mia solitudine.

Insieme alla mia poesia, numerose altre le traduzioni pubblicate sul numero 31 della rivista letteraria araba. Tra queste, come riporta la stessa traduttrice, anche le poesie:
Man up my friend del poeta حاتم قاسم tradotta in portoghese. Sii la mattina da qui del grande poeta فرحان الخطيب tradotta in portoghese. Culpriti del poeta د. جمال مرسي tradotta in portoghese. Enri Urgente del grande poeta الحسين أحمد tradotta in portoghese. Quando mi ami del poeta Radwan ElNaji tradotta in italiano. La mia solitudine del poeta italiano Vito Davoli tradotta in arabo. Venite come corona di sera del poeta Amir Araby tradotta in portoghese. Anima mia del caro poeta Seadeta Bela Juric tradotta in arabo. Spazio dell'amico poeta Perwaiz Shaharyar tradotta in arabo. Quello che non ho trovato per lei del prezioso poeta @TAG. Sospiro di Kulthum del grande poeta رمضان عبدالله إبراهيم

La mia solitudine era già stata tradotta in spagnolo e pubblicata sulla rivista salmantina Tiberiades a questo link.


Riporto di seguito il testo della poesia sia in italiano (Carne e sangue, Tabula fati 2022, pag. 116) che in spagnolo.

LA MIA SOLITUDINE 
 
Profuma di pioggia
la mia solitudine
e di libertà d’acqua sulle labbra.

Odora d’erba fresca nella notte,
sa di mani bagnate e spalancate
di sguardi temerari
fin dove Dio abdicò.

E fuma sigari di pietra
la mia solitudine
passeggiando dove gli altri hanno creduto
d’aver vissuto ancora un po’ come si deve.
Sa di terra e di limone,
di lame calde nel torrone,
d’indefesse speranze indecifrate
e di liberazione.

Profuma di incensi di corte
la mia solitudine
e come una regina
senza sudditi urla
in una sala vuota
e resta a consolarsi della eco.


MI SOLEDAD 
 
Huele a lluvia
mi soledad
y a libertad de agua en los labios. 
 
Huele a hierba fresca en la noche,
sabe a manos mojadas y abiertas
a miradas temerarias
hasta donde Dios abdicó. 
 
Y fuma cigarros de piedra
mi soledad
paseando donde otros han creído
haber vivido un poco más como se debe.
Sabe a tierra y a limón,
a hojas calientes en el turrón,
a incansables esperanzas indescifradas
y a liberación. 
 
Huele a inciensos de corte
mi soledad:
parecida a una reina
sin súbditos chilla
en un salón vacío
y se queda a consolarse del eco.
 

 


 


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