MASSIMO TETI legge CARNE E SANGUE

Ringrazio sinceramente l'amico poeta Massimo Teti per questa sua riflessione sul mio Carne e sangue: gliene sono davvero grato. Dà tutto un senso a quel tormentato mettere la penna su foglio bianco. E se la poesia lascia qualcosa a chi legge, allora forse sarà valsa la pena passare per certi percorsi.

Così scrive Massimo Teti:

«Come si leggono le poesie? Ad alta voce, sentendone la musicalità, facendo risuonare ogni parola, ogni sillaba, ogni verso nel petto, nelle pareti del cuore? Oppure in silenzio, assaporandone ogni parola, ogni sillaba, ogni verso, facendoli risuonare nella testa e poi nel cuore?

Io non lo so, ma certe poesie sono talmente belle e talmente potenti che anche se non le leggi ad alta voce ti risuonano lo stesso nel cuore, ti scavano dentro e ti lasciano un'impronta, un qualcosa che rimane, e tu non sei più lo stesso. A me è successo con tanti poeti e poete, e è successo anche con Vito Davoli, leggendo la sua splendida silloge Carne e sangue.

Chiedo scusa a Vito ma io non sono bravo a scrivere le recensioni, so solo esprimere le emozioni che mi lasciano certe pagine, certe poesie. D'altronde le poesie non si devono spiegare, non si devono nemmeno capire. Le poesie si devono sentire. E le poesie di Vito Davoli le sento davvero. Questa è una:

MORS TUA

Ermetico stanotte veglierò per aspettarti
da qualunque spiffero tu scelga di arrivare,
ovunque tu decida di fermarti
stanotte veglierò
perché verrai, lo so,
a planare sulla mappa scura delle mie lenzuola
e aleggiando per sbaglio verserai
gocce d'inchiostro su qualche riga tutt'acqua e sapone. 
 
Ti aspetterò per questo.
Stanotte veglierò
per sudare respirandoti nei fumi del Favonio
quando sentendo scorrerti col sangue
mi immobilizzerai
senza impugnare la lanterna del padrone. 
 
Tu tratterrai il tintinnio di chiavi
che non ti serviranno
per non svegliare chi non dormirà
perché io ti aspetterò
rubando uno alla volta petali gravidi di cielo
da una persiana ansiosa
perché da lì verrai, lo so
così stanotte veglierò
e per tutte le notti fino a quando
tu non decida davvero di arrivare
almeno fino a che io ci sarò.


Non è una recensione precisa, né saprei spiegarne tutto il significato, ma mentre le leggo sento un coinvolgimento emotivo, un' empatia, non so razionalizzare, ma le sento molto vicine a un certo modo di vedere la vita, il mondo. Sì percepisce una grande sensibilità, una grande cultura.

V. DAVOLI, Carne e sangue, Tabula fati, Chieti 2022

Lo trovi disponibile sul sito dell'editore Tabula fati a questo link:
CARNE E SANGUE, Gruppo Editoriale Tabula Fati

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