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Visualizzazione dei post con l'etichetta videopoesia
Hector Flores (Honduras) lee dos poemas de Vito Davoli
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Infinitamente grato al poeta e animatore culturale onduregno 𝗛𝗲𝗰𝘁𝗼𝗿 𝗙𝗹𝗼𝗿𝗲𝘀 che, nella sua rubrica virtuale 𝗧𝗶𝗸𝘁𝗼𝗽𝗼𝗲𝘀𝗶𝗮, porta due mie poesie fino in Honduras. Riporto di seguito le due poesie sia in italiano che nella traduzione spagnola. Commosso ed emozionato, ringrazio di cuore Hector per questa generosa quanto gradita sorpresa. CHIUDO GLI OCCHI Adesso chiudo gli occhi Mi affido al buio In ogni angolo provo a riempirlo Di ciò che viene Dal tempo non vissuto O già dimenticato. Anche i suoni Non scelgo Scandiscono il ritmo che distingue L'inafferrabile dal persistente. Il tempo che separa I sogni dai segni. CIERRO LOS OJOS Ahora cierro los ojos Confío en la oscuridad En cada barranco trato de llenarla De lo que viene Del tiempo no vivido O que ya se ha olvidado. Ni siquiera yo elijo Los sonidos Están marcando el ritmo che distingue Lo escurridizo de lo persistente, El tiempo que separa Los sueños de los signos. * * * HYBRIS Questa notte avrei vol...
𝘊𝘢𝘳𝘯𝘦 𝘦 𝘴𝘢𝘯𝘨𝘶𝘦 ospite del «Salotto degli Artisti» di Noemi Izzo
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Carne e sangue è stato ospitato nel Salotto degli Artisti di Noemi Izzo , blogger e scrittrice fantasy, in una piacevole conversazione sulla poesia nell'ambito del Progetto Artisti che ha dedicato un'intera settimana alla silloge. Qui il video della serata e a seguire alcuni links utili Acquista Carne e sangue sul sito dell'editore Tabula fati: https://tabulafati.com/ec/product_info.php?products_id=2120 Acquista Carne e sangue su Amazon: https://amzn.to/42lTC9l Visita la pagina Facebook di Progetto Artisti : https://www.facebook.com/progettoartisti Visita la pagina Instagram di Progetto Artisti : https://www.instagram.com/progettoartisti/ Visita la pagina Facebook di Noemi Izzo : https://www.facebook.com/noemi.izzo Visita la pagina Instagram di Noemi Izzo : https://www.instagram.com/noemi_izzo_autrice/ Visita la pagina Facebook di Shanter: https://www.facebook.com/ShanterTrilogia Noemi Izzo su Amazon: https://amzn.to/3MNJdgX
Rodolfo Vettor legge «Così»
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Rodolfo Vettor legge « Così» da Contraddizion i, edizioni Leucò 2001 Musiche: Beppe Costa Pianoforte: Matteo Cavicchini Così Così. Mi inoltro tagliuzzando fra i segreti dei tuoi occhi un amore sanguigno: ne bevo ogni singola goccia e cado fino a lambirne ogni avanzo. Così. Avido di strapparti a tutto ciò che non mi riflette ti cerco fra ogni singola goccia che piange l’anima e continuo a rovistare rabbioso fra ciò che di te resta tuo. Così. Sanguigno.
«4 chiacchiere con Paolo Arigotti» su Carne e sangue
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Un ringraziamento speciale al giornalista sardo Paolo Arigotti per avermi ospitato nel suo salotto "𝟰 𝗰𝗵𝗶𝗮𝗰𝗰𝗵𝗶𝗲𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗻" a parlare di poesia, cultura e del mio 𝘾𝙖𝙧𝙣𝙚 𝙚 𝙨𝙖𝙣𝙜𝙪𝙚 (Tabula Fati 2022) in una piacevolissima conversazione informale. Mi è stato concesso anche qualche minuto per leggere due delle poesie incluse in Carne e Sangue , tra cui Adamo mio che qui segue. Grazie Paolo e grazie a quanti vorranno sostenere il suo impegno iscrivendosi gratuitamente al suo canale YouTube. Doveroso ma anche un piacere ringraziare pubblicamente il mio editore Marco Solfanelli e Tabula fati per la competenza e la disponibilità nell'essere «tra i più illuminati nel panorama editoriale italiano di oggi». Grazie! ADAMO MIO Hai una mela, amore? Te ne prego, questa scarna beatitudine mi uccide. Dammi una mela, amore, che l’affondo giù nella gola fino a soffocare, dimenticare questa grazia oscena di una domenica che scioglie mille anni, di un giorno torr...
Anna Lauria legge «La mia solitudine» e «Adamo mio» da «Carne e Sangue», Tabula fati 2022
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Anna Lauria legge La mia solitudine e Adamo mio da Carne e Sangue , Tabula fati 2022 Segui la pagina di Anna Lauria poesie a questo link: https://www.facebook.com/poesiaannalauria La mia solitudine Profuma di pioggia la mia solitudine e di libertà d'acqua sulle labbra. Odora d'erba fresca nella notte, sa di mani bagnate e spalancate di sguardi temerari fin dove Dio abdicò. E fuma sigari di pietra la mia solitudine passeggiando dove gli altri hanno creduto d'aver vissuto ancora un po' come si deve. Sa di terra e di limone, di lame calde nel torrone, d'indefesse speranze indecifrate e di liberazione. Profuma di incensi di corte la mia solitudine e come una regina senza sudditi urla in una sala vuota e resta a consolarsi della eco. V. DAVOLI, Carne e sangue , Tabula fati 2022 Acquista il libro al miglior prezzo disponibile Adamo mio Hai una mela, amore? Te ne prego, questa scarna beatitudine mi uccide. Dammi una mela, amore, che l’affondo gi...
Marco Cinque legge «Incastri»
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Marco Cinque legge Incastri , da Contraddizioni , edizioni Leucò 2001 Musiche di Stefano Cinque. INCASTRI Nel pugno s’incastra questa mia violenza di parole mute. Come rabbia senza dove scoppiare implode cieca qui e arrossisce i contorni di un’altra creatura. E tu vai avanti trascinando dietro una corda libera. Non seppi tirare né il capo né il cappio e adesso che vorrei solo seguirti nella rabbia ho incastrate le mani.
Rodolfo Lettore legge «Madri»
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Rodolfo Lettore legge Madri , da Contraddizioni , Edizioni Leucò 2001. Video realizzato nel giugno 2022 MADRI Madri dei miei peccati e di ogni desiderio, dove siete? Madri che partorite senza posa stanchi destini in tempi irrealizzati. Non ho memoria di sentieri scelti: solo di scorciatoie da spianare tirando erbacce al dorso dei ciglioni. Madri, io sono solo e dovrei vergognarmi di quest’urlo? Io non riesco a sentire il mio lamento: lo vado propagando come il corvo che più di ogni altro crede nel suo canto. Madri, sono lì immobile sgargiante e fluido come il fantasma di Münch, livido e impreciso come il ragazzo di Shiele madri, sono soltanto un figlio controtempo, un inno alla vittoria prima della battaglia, al silenzio una voce in controcanto. Madri, forse non sono e non sarò che un intimo e raccolto risvolto di qualcosa. Appartengo ad ogni Storia che sia stata consumata, un datario con in calce tre puntini...
Beppe Costa legge «Notturno della stanza e della terra»
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Beppe Costa legge Notturno della stanza e della terra , tratto da Contraddizioni, Leucò 2001. NOTTURNO DELLA STANZA E DELLA TERRA Stasera vorrei non dormire, trascorrere la notte banchettando fra vassoi di stelle e brocche di luna, tuffarmi a bocca piena nei segreti che questo aprile gravido di nuove primavere dischiude fra gli inquietanti rossori delle nubi. Io mi rivolterei fra polveri divine se potessi, ma il fango mi è più congeniale: ne adoro le crepe. Stasera saprei esplorare le vene lucenti delle lenzuola, ogni singolo mistero della notte, lanciarmi a capo fitto nell’agone che questa stanza applaude di me contro me stesso quello del mondo fuori contro quello della stanza. ...