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Visualizzazione dei post da agosto, 2023

Antonio Vanni legge 𝘊𝘢𝘳𝘯𝘦 𝘦 𝘴𝘢𝘯𝘨𝘶𝘦

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Quando il pensiero di Vito Davoli si ferma sulla carta, ha mille bocche ossigenate sporgenti di sete che chiedono linfa. Sentirsi chiamare da lontano con timore, con le parole di Carne e sangue:  un pudore ancestrale seminascosto da un tetto qualunque appare all’indurito Cosmo. Ecco, solo gli occhi, a tratti, scoprono incerti e arditi barlumi, richiami eco-sovrapposti, anneriti, incalzanti, quasi tracce di amore. Antonio Vanni La quotidiana esperienza di una realtà spesso drammatica, di una umanità sofferente ed angosciata, che rappresenta sovente l’aspetto più autentico della vita di tutti i giorni al di là dell’apparenza e della superficialità, sembra fornire il supporto concreto, la humus in cui affonda le sue radici la poesia di Vito Davoli, e quel profondo e così forte senso di solidarietà nei confronti dei propri simili ed ogni forma animata. Al centro di ogni interesse l’uomo con la sua vita interiore e nel suo rapporto con la realtà: anche la natura ne diviene partecipe ed all