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Visualizzazione dei post da aprile, 2022

Simone Principe legge Beppe Costa

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È un legame generazionale significativo quello che si consuma al di là degli scarti del tempo e del vissuto raccogliendosi attorno al comune sentire e condividere l'esistenza, anche un solo tratto, attraverso la poesia. E così il giovane poeta Simone Principe , che si accinge a pubblicare la sua opera d’esordio, sfoglia la silloge del poeta Beppe Costa ( Il poeta che amava le donne (e parlava coi muri ), Pettirosso , 2019, pp. 154, euro 12.00) e fissa su carta ciò che già è rimasto incollato alla pelle dell’anima. Simone Principe legge Beppe Costa Il bisogno di donare, è un vero e proprio sentimento, che si è fatto verbo, come in principio Dio. Verbo e Logos indicano la “parola” (in latino verbum e in greco logos ), per di più logos ha anche il significato di “pensiero”, quello che ci coinvolge anche emotivamente, portandoci a tramutarlo, appunto, in parola. «(…) sul finire del giorno / vorrei ancora tempo / per inventare parole / che possano ridare / un sorriso un pane un sole

Tre poesie di Jorge Valdés tradotte in italiano

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Jorge Valdés Díaz-Velez è poeta e diplomatico messicano, nato a Torreón nel 1955. È stato insignito del Premio Nazionale di Poesia Aguascalientes  nel 1998 per la silloge La puerta giratoria (La porta girevole), Ed. J. Moritz, Alicante (Messico) 1998, successivo al Premio Latinoamericano Plural del 1985. Successivamente ha conseguito anche il Premio Internazionale di Poesia Miguel Hernández. Comunidad Velenciana (2007) e il Premio Iberomaericano di Poesia Hermanos Machado  del 2011. Nello stesso anno ha pubblicato un'antologia delle sue opere tra le quali, oltre quelle appena citate, ricordiamo Aguas territoriales (1988), Cuerpo certo (1995), Jardines sumergidos (2003), Cámara negra (2005), Los alebrijes (2007), Otras horas (2010), Mapa mundo (2011). È stato tradotto in diverse lingue tra cui, oltre l'italiano, il francese , l'inglese e il portoghese.  Grazie alla sua attività diplomatica presso il Ministero degli Esteri messicano, è stato rappresentante culturale

L'intellettuale molfettese Enrico Panunzio nel ricordo del poeta ed editore romano Beppe Costa

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Può capitare e capita di sfogliare per caso qualche pagina ricca di pensieri, cesellata in un italiano ricercato e forbito che affascina. Può capitare e capita di imbattersi in qualche poesia strutturata in versi che catturano intimamente. E si è naturalmente portati a chiedersi chi ne sia l’autore. Può capitare e credo capiti piuttosto spesso che un cittadino molfettese, posto di fronte a un testo di Enrico Panunzio, non sappia neppure chi ne sia l’autore. Eppure siamo di fronte a uno dei più illustri personaggi della nostra città il cui contributo alla letteratura italiana non è cosa da poco. In un recente saggio di Marco Ignazio de Santis edito sulla prestigiosa rivista letteraria La Vallisa (n.116 -2021), lo studioso molfettese dà notizia di una lettera di Gaetano Salvemini a Giacinto Panunzio , padre di Enrico, nella quale così si congratula per la nascita del figlio: « Tante, tante congratulazioni e auguri per l’erede! La vita comincerà ad avere per te un altro significato! R

«La poesia delle donne in Puglia» a cura di Daniele Giancane: un contributo fondamentale da cui partire.

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Potrebbe sorgere legittimamente la domanda: ce n’era bisogno? Direi di sì ed è bene dirlo chiaramente: assolutamente sì! Un’antologia selezionata che attraversa almeno tre generazioni, disegnata magistralmente dalla penna attenta e competente del “professore della poesia” sotto il focus “di genere” (parola che detesto ma che in qualche modo risulta efficace alla comprensione generale) tutta declinata al femminile: di questo si tratta. Di un fondamento indispensabile per un qualunque prosieguo critico che attraverso questo particolare taglio voglia approfondire la produzione poetica contemporanea in Puglia. E a dirlo è proprio il curatore della raccolta: « È una prima “apertura”, una traccia sulla quale – si spera – autori e autrici vorranno in futuro lavorare, per definire, integrare, per passare altresì dalla semplice antologia allo studio critico » rivelando così la generosità di un contributo che si propone a tutto vantaggio di approfondimenti critici successivi aprendo una nuova ut