«La poesia delle donne in Puglia» a cura di Daniele Giancane: un contributo fondamentale da cui partire.

Potrebbe sorgere legittimamente la domanda: ce n’era bisogno? Direi di sì ed è bene dirlo chiaramente: assolutamente sì! Un’antologia selezionata che attraversa almeno tre generazioni, disegnata magistralmente dalla penna attenta e competente del “professore della poesia” sotto il focus “di genere” (parola che detesto ma che in qualche modo risulta efficace alla comprensione generale) tutta declinata al femminile: di questo si tratta. Di un fondamento indispensabile per un qualunque prosieguo critico che attraverso questo particolare taglio voglia approfondire la produzione poetica contemporanea in Puglia. E a dirlo è proprio il curatore della raccolta: «È una prima “apertura”, una traccia sulla quale – si spera – autori e autrici vorranno in futuro lavorare, per definire, integrare, per passare altresì dalla semplice antologia allo studio critico» rivelando così la generosità di un contributo che si propone a tutto vantaggio di approfondimenti critici successivi aprendo una nuova utile pista analitica importante e già ben definita senza la pretesa di esaurire in un solo – per quanto autorevole – testo tutte le possibili sfumature attraverso cui un discorso di questo tipo può svilupparsi e crescere. Ne è consapevole Daniele Giancane quando puntualizza che «È da mettere già in conto che ogni antologia è incompleta ed è soggetta a critiche sulla selezione degli autori; soprattutto un’antologia come questa, che apre un orizzonte sinora poco frequentato» ma proprio per questa ragione esistono i maestri che indicano la strada da percorrere. E questa strada attraversa le liriche di undici poetesse, antologizzate secondo i criteri della “densità estetica”: la «capacità d’uso della parola, la fluidità del linguaggio, la “filosofia di fondo” complessiva, la proposta e l’originalità letteraria».

È una raccolta nuova che tenta di tracciare un filo rosso attraverso almeno tre generazioni: dalle più note Ada de Judicibus Lisena e Grazia Stella Elia che possiamo ormai definire “classici” della poesia pugliese al femminile e non solo, fino alla generazione delle più contemporanee Maria Pia La Torre (della quale ricordiamo la sua più recente pubblicazione Flamenco e cioccolato, Gruppo Culturale Letterario 2022), Mara Venuto (poetessa pluripremiata che ha recentemente rappresentato i poeti de La Vallisa in Albania) e Monica Messa (della quale ho personalmente tradotto in spagnolo la poesia E continuo a incontrarti che proponiamo in calce), passando attraverso la generazione intermedia di Giulia Poli Disanto (redattrice de La Vallisa) e Giulia Notarangelo (della quale ricordiamo Quel che resta, sempre per Tabula fati, il più recente capitolo della sua ultima trilogia poetica). Insieme a loro anche le poetesse Elena Diomede, Rosalba Fantastico di Kaston, Teodora Mastrototaro e Marta Mizzi attraverso le cui produzioni Daniele Giancane si muove con la competenza e la passione a cui ci ha ormai abituati offrendo punti di focalizzazione contenutistica, approfondimenti stilistici, spunti di riflessione formale ed ermeneutica con un particolare sguardo all’estetica  e all’elaborazione della stessa da parte di ciascuna delle autrici antologizzate.

Insomma, un punto di partenza di cui si sentiva davvero il bisogno per inanellare ulteriori letture e approfondimenti sul nuovo cammino proposto dal professore che pare riprendere un discorso percepito quasi come interrotto dopo le precedenti generazioni più letterariamente “fortunate” appartenenti a Carolina Bregante e alla straordinaria Biagia Marniti. Dopo le quali probabilmente il panorama letterario pugliese ha fortemente risentito di una dispersione confusa e confusionaria maturata – da un punto di vista di organizzazione e sintesi critica delle produzioni contemporanee – sul piano nazionale e inevitabilmente riversatasi anche entro i confini regionali. Ecco la necessità diremmo di “fare ordine”, di scrostare un pullulare parossistico e indiscriminato di scrittura poetica (o presunta tale) comunque e dovunque, proponendo una prima separazione del grano dal loglio e inserendo questa rosa di nomi scelti, direttamente nel solco di una tradizione al femminile della quale la Puglia è da sempre particolarmente ricca e nonostante tutto ancora priva di un possibile canale critico che con questo testo Daniele Giancane inaugura ufficialmente. Perché «non esistono a tutt’oggi – in questa regione – pubblicazioni del genere. Eppure la presenza di poetesse in Puglia è stata sempre evidente» e pertanto «Si tratta di cominciare a colmare questo vuoto». E allora è proprio da qui che si comincia: AA.VV, La poesia delle donne in Puglia, a cura di D. Giancane, Tabula fati 2022, acquistabile sul sito dell’editore a questo link: https://tabulafati.com/ec/product_info.php?products_id=2080 


* * *

E continuo a incontrarti  
di Monica Messa 
 
Alla guida di una piccola utilitaria blu 
mentre attraverso la strada, 
in coda al supermercato sotto casa, 
a scuola con nipotini non tuoi. 
Continuo a incontrarti. 
I tuoi occhi in una mia fotografia, 
abbronzato, con le camicie stirate e morbide, 
le tue dita lunghe. 
Credo faccia parte del pacchetto. 
Io continuo a incontrarti. 

Chissà se sei da qualche parte.


Y sigo encontrándote
traduzione in spagnolo 

Al volante de un pequeño coche azul  
cruzando por la calle
en la fila de la tienda bajo de la casa,
a la escuela con nietos no tuyos.
Sigo encontrándote.
Tus ojos en una fotografía mía,
moreno, planchadas las camisas y suaves,
tus dedos largos.
Creo sea parte del paquete.
Yo sigo encontrándote.
          Quien sabe si estás en algun sitio.



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