«Vito Davoli, versi di "Carne e sangue"», la recensione di Vittorino Curci su "la Repubblica"
Nel componimento che dà il titolo al libro, Carne e sangue, Vito Davoli scrive: «Il mio fantasma è un dramma / di carne e sangue, / di lacrime e sudore, / di gemiti infuocati di chissà quali speranze». I versi di questo poeta si alimentano di passione e sono espressi da una voce colloquiale, da un parlato affabile e confidente.
V. CURCI, Vito Davoli, versi di "Carne e sangue", in "la Repubblica" del 27/01/2023
Daniele Giancane nella prefazione mette in evidenza "l'unità stilistica" di questa raccolta e aggiunge: «La musa di Davoli è in una scrittura tendente al "discorso", all'interrogazione esistenziale».
In una scrittura, aggiungerei, che tende anche alla musica utilizzando parole semplici o quotidiane o, come in questo caso, del registro medio-alto:
il mio tempo è liturgia di segmentiche serpeggiano eccitatidai calori e dall'arsura
Vito Davoli è anche giornalista e critico letterario. Ha pubblicato il suo primo libro nel 2001. È laureato in lettere classiche e ha insegnato nelle scuole superiori. Attualmente svolge l'attività imprenditoriale nel settore della moda-
Vittorino Curci
la Repubblica, domenica 27 gennaio 2023