Intervista dell'editore Tabula Fati in occasione della pubblicazione e ristampa di «Carne e sangue»

Torna l'appuntamento con la rubrica che ci porta a conoscere meglio gli autori del nostro gruppo. Oggi tocca a Vito Davoli, scrittore, poeta, giornalista e critico letterario.

Qui trovate i suoi libri e la sua biografia: https://www.edizionitabulafati.it/vitodavoli.htm
Di seguito l'intervista:


𝗖𝗶𝗮𝗼 𝗩𝗶𝘁𝗼, 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝘁𝗶 𝘀𝗽𝗶𝗻𝗴𝗲 𝗮 𝘀𝗰𝗿𝗶𝘃𝗲𝗿𝗲?

Una incombente necessità di comunicare. E di farlo seriamente.
Vanno bene le conversazioni da bar ma a un certo punto bisogna riaccendere il cervello e ricollegarlo al cuore: non c'è alternativa a questo.
In un tempo in cui anche i contenuti sono soggetti alle feroci logiche del fast-food, la letteratura può essere una formidabile arma di comunicazione se ci si approccia - da un lato e dall'altro - con serietà. Non dico di riuscirci ma mi piace provarci.

𝗤𝘂𝗮𝗹 𝗲̀ 𝗹𝗮 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗲 𝘀𝗼𝗱𝗱𝗶𝘀𝗳𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝘁𝗶 𝗵𝗮 𝗱𝗮𝘁𝗼 𝗹𝗮 𝘀𝗰𝗿𝗶𝘁𝘁𝘂𝗿𝗮?

Di essere riuscito a mettere una parte di me fuori da me stesso. Di averla resa in qualche modo "oggettiva" e quindi donata senza prepotenze a chi avesse voluto appropriarsene.
Altro tipo di "soddisfazioni" ben vengano ma non sono né possono essere un obiettivo esclusivo.
Recentemente l'editore romano Beppe Costa mi ha chiamato a curare con lui la storica collana Inediti rari e diversi che fu di Dario Bellezza. È una soddisfazione grande, un riconoscimento importante non tanto a me quanto alla mia poesia. Ma è anche un impegno forte e una responsabilità alta a cui spero di rispondere nel migliore dei modi.

𝗜𝗹 𝘁𝘂𝗼 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗲 𝗽𝗿𝗲𝗳𝗲𝗿𝗶𝘁𝗼 𝗲 𝗶𝗹 𝘁𝘂𝗼 𝗮𝘂𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝗳𝗲𝗿𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼.

Tanti. Sono un lettore quasi onnivoro. Tanta poesia: dai "classicissimi" ai semisconosciuti contemporanei che possono nascondere perle di rara bellezza. Da Petrarca a Garcia Lorca, da Shakespeare a Montale, da Neruda a Bellezza. Dagli autori di testi di tango tradizionale ai poeti dialettali...
Diciamo che tento di tenermi lontano solo da alcuni sperimentalismi idioti che mi interessano poco: la cosiddetta "poesia dorsale" per esempio... che è un po' come le formine dei cerchi per chi non riesce a disegnarne uno perfetto a mano libera! E che non vuole manco provarci.
E così per la narrativa e la saggistica: da Poe a Stephen King, da Moravia alla Ortese, da Croce a Eco, da De Santis a Canfora... 

𝗨𝗻𝗮 𝗱𝗼𝗺𝗮𝗻𝗱𝗮 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗹𝗲, 𝗶𝗹 𝘁𝘂𝗼 𝗹𝗶𝗯𝗿𝗼 𝗽𝗿𝗲𝗳𝗲𝗿𝗶𝘁𝗼 𝗲 𝗶𝗹 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗹𝗲𝘁𝘁𝗲𝗿𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗮𝗺𝗮𝘁𝗼.

Federico Garcia Lorca, I sonetti dell'amore oscuro; Eugenio Montale, Ossi di seppia; Alexandre Dumas, La signora dalle camelie; Primo Levi, Se questo è un uomo...
Potrei proseguire all'infinito ma mi fermo qui.

𝗜 𝘁𝘂𝗼𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗶?

Intanto il capitolo finale della trilogia delle Contraddizioni, il cui secondo tempo Carne e sangue è stato recentemente pubblicato da Tabula fati a cui sono immensamente grato.

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Grazie a Vito Davoli e qui trovate Carne e sangue: https://www.edizionitabulafati.it/carneesangue.htm

Dalla pagina Facebook dell'editore Tabula faticlicca qui

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