L'intervista per immagini e gli 𝘴𝘩𝘰𝘵𝘴 di PROGETTO ARTISTI per 𝘊𝘢𝘳𝘯𝘦 𝘦 𝘚𝘢𝘯𝘨𝘶𝘦
Riporto di seguito testi e 𝘴𝘩𝘰𝘵𝘴 dell'𝗜𝗡𝗧𝗘𝗥𝗩𝗜𝗦𝗧𝗔 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗺𝗺𝗮𝗴𝗶𝗻𝗶 di 𝗣𝗿𝗼𝗴𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗔𝗿𝘁𝗶𝘀𝘁𝗶 a cui sono particolarmente grato per l'attenzione, la competenza e lo splendido lavoro.
Un piccolo viaggio con Vito Davoli
𝙄𝙣 𝙘𝙝𝙚 𝙜𝙚𝙣𝙚𝙧𝙚 𝙨𝙞 𝙥𝙪𝙤̀ 𝙘𝙡𝙖𝙨𝙨𝙞𝙛𝙞𝙘𝙖𝙧𝙚 𝙡'𝙤𝙥𝙚𝙧𝙖?
Sicuramente poesia. Poi, che sia riuscito a fare davvero poesia lo lascio decidere al lettore ed eventualmente al critico competente.
𝘼 𝙦𝙪𝙖𝙡𝙚 𝙩𝙖𝙧𝙜𝙚𝙩 𝙨𝙞 𝙧𝙞𝙛𝙚𝙧𝙞𝙨𝙘𝙚?
Direi che non c'é un target specifico di riferimento. Certo, probabilmente, visti i temi affrontati, un adulto riuscirebbe meglio ad entrare in 𝘊𝘢𝘳𝘯𝘦 𝘦 𝘴𝘢𝘯𝘨𝘶𝘦 e a goderne di tutte le sfumature rispetto a un giovane o perfino ad un adolescente. Tuttavia la possibilità di intraprendere un "percorso dell'anima" credo non sia preclusa a nessuno, almeno nelle mie intenzioni.
𝘿𝙖 𝙦𝙪𝙖𝙣𝙩𝙤 𝙝𝙖𝙞 𝙙𝙚𝙘𝙞𝙨𝙤 𝙙𝙞 𝙥𝙪𝙗𝙗𝙡𝙞𝙘𝙖𝙧𝙚?
Questo libro nasce idealmente circa 20 anni fa come secondo capitolo di una trilogia la cui prima pubblicazione, 𝘊𝘰𝘯𝘵𝘳𝘢𝘥𝘥𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪, fu edita nel 2001. Ci ho messo 20 anni a pubblicarlo per diverse vicissitudini, professionali e non, che mi hanno portato a viaggiare molto, a lavorare "troppo" e a riuscire a dedicare alla letteratura meno tempo di quanto avrei voluto in realtà. Il periodo del 𝘭𝘰𝘤𝘬𝘥𝘰𝘸𝘯 paradossalmente mi ha offerto questa possibilità di recupero: quindi, immediatamente dopo, ho deciso di dare finalmente alle stampe 𝘊𝘢𝘳𝘯𝘦 𝘦 𝘴𝘢𝘯𝘨𝘶𝘦.
𝙏𝙞 𝙙𝙚𝙛𝙞𝙣𝙞𝙨𝙘𝙞 𝙪𝙣 𝙥𝙤𝙚𝙩𝙖 𝙖 𝙩𝙪𝙩𝙩𝙞 𝙜𝙡𝙞 𝙚𝙛𝙛𝙚𝙩𝙩𝙞?
Dovrei prima comprendere bene cosa voglia dire POETA. Qualunque valore abbia, credo che spetti al lettore attribuire questo merito. Perché tale lo ritengo, non un semplice titolo.
𝘾𝙝𝙚 𝙩𝙞𝙥𝙤 𝙙𝙞 𝙤𝙥𝙚𝙧𝙚 𝙥𝙪𝙗𝙗𝙡𝙞𝙘𝙝𝙞?
Finora ho pubblicato poesia e di recente un pamphlet in forma di dialogo 𝘈𝘱𝘱𝘶𝘯𝘵𝘪 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘣𝘶𝘰𝘯𝘪𝘴𝘵𝘢. 𝘋𝘪𝘢𝘭𝘰𝘨𝘩𝘪 𝘴𝘰𝘤𝘪𝘢𝘭: 𝘮𝘪𝘨𝘳𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪, 𝘥𝘪𝘳𝘪𝘵𝘵𝘪 𝘦 𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘪𝘴𝘮𝘰. Ho curato diverse antologie sia di poesia che di narrativa; ho curato personalmente la selezione e l'edizione di oltre 50 anni di inedite di Beppe Costa per la silloge 𝘋𝘢𝘭𝘭'𝘢𝘭𝘵𝘳𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭'𝘰𝘳𝘪𝘻𝘻𝘰𝘯𝘵𝘦 e sto per dare alle stampe una raccolta di saggi critici del poeta contemporaneo ispano-peruviano Alfredo Pérez Alencart, docente presso l'Università di Salamanca (Spagna), dal titolo 𝘓𝘢 𝘤𝘢𝘳𝘯𝘦 𝘺 𝘦𝘭 𝘦𝘴𝘱𝘪́𝘳𝘪𝘵𝘶.
Direi quindi che mi interessa tutto ciò che è letteratura e critica letteraria. Non escludo future pubblicazioni anche di narrativa. In questo caso ho pubblicato solo un paio di racconti surreali in antologie e recentemente stanno lavorando su un mio racconto ancora inedito per trarne un film ambientato in Marocco.
𝘾𝙝𝙚 𝙘𝙤𝙣𝙩𝙚𝙣𝙪𝙩𝙞 𝙨𝙞 𝙥𝙤𝙨𝙨𝙤𝙣𝙤 𝙩𝙧𝙤𝙫𝙖𝙧𝙚 𝙨𝙪𝙡𝙡𝙚 𝙩𝙪𝙚 𝙥𝙖𝙜𝙞𝙣𝙚?
Spero interessanti. Di certo miei.
𝙃𝙖𝙞 𝙖𝙡𝙩𝙧𝙚 𝙞𝙙𝙚𝙚 𝙣𝙚𝙡 𝙘𝙖𝙨𝙨𝙚𝙩𝙩𝙤 𝙙𝙞 𝙘𝙪𝙞 𝙥𝙧𝙚𝙨𝙩𝙤 𝙘𝙞 𝙥𝙖𝙧𝙡𝙚𝙧𝙖𝙞? 𝘾𝙞 𝙛𝙖𝙞 𝙪𝙣 𝙥𝙞𝙘𝙘𝙤𝙡𝙤 𝙨𝙥𝙤𝙞𝙡𝙚𝙧?
Volentieri. A parte le anticipazioni di cui ho già detto, di certo prima o poi dovrò chiudere la trilogia di cui ho già il grosso di struttura e titolo: 𝘊𝘪𝘯𝘲𝘶𝘦 𝘮𝘪𝘯𝘶𝘵𝘪 𝘥𝘰𝘱𝘰.
Ho in cantiere un saggio epigrafico sui Pirati dell'età ellenistica, un periodo più vicino alle origini reali della pirateria rispetto a ciò a cui siamo abituati con 𝘗𝘪𝘳𝘢𝘵𝘪 𝘥𝘦𝘪 𝘊𝘢𝘳𝘢𝘪𝘣𝘪 e cose simili.
𝘊𝘰𝘯𝘵𝘳𝘢𝘥𝘥𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 uscirà in traduzione ed edizione spagnola e l'intera silloge 𝘊𝘢𝘳𝘯𝘦 𝘦 𝘴𝘢𝘯𝘨𝘶𝘦 sta per uscire anche in traduzione albanese, curata da Ukë Buçpapaj, uno dei più grandi traduttori skipetari, e da sua figlia Era Buçpapaj, docente presso l'Università di Tirana e una selezione di poesie della trilogia in traduzione rumena da parte di Eliza Macadan (𝘐𝘯𝘵𝘳-𝘶𝘯 𝘱𝘶𝘮𝘯 𝘥𝘦 𝘧𝘶𝘳𝘪𝘦 - In un pugno di rabbia).
Infine spero di riuscire a portare a termine una antologia di poeti contemporanei internazionali focalizzata sul tema della violenza contro le donne.
Intanto è uscita la seconda ristampa dell'edizione 2023 di 𝘚𝘪𝘨𝘯𝘰𝘳𝘯𝘰̀, una storica antologia edita da Pellicanolibri, del noto poeta ed editore romano Beppe Costa, che dal 2022 curo insieme a Marco Cinque, attivista e giornalista de 𝘐𝘭 𝘔𝘢𝘯𝘪𝘧𝘦𝘴𝘵𝘰 e 𝘓𝘦 𝘔𝘰𝘯𝘥𝘦 𝘋𝘪𝘱𝘭𝘰𝘮𝘢𝘵𝘪𝘲𝘶𝘦.
𝙋𝙚𝙧𝙘𝙝𝙚́ 𝙞𝙡 𝙥𝙪𝙗𝙗𝙡𝙞𝙘𝙤 𝙙𝙤𝙫𝙧𝙚𝙗𝙗𝙚 𝙨𝙚𝙜𝙪𝙞𝙧𝙩𝙞/𝙡𝙚𝙜𝙜𝙚𝙧𝙩𝙞?
Non deve affatto. Se ha il piacere di farlo, se trova empatia nei miei scritti o una qualunque forma di condivisione letteraria o umana, sarà il pubblico a scegliere me perché è sempre il pubblico a scegliere l'autore. Diversamente, più che di letteratura, parleremmo di operazioni commerciali e francamente faccio un altro mestiere.
𝘿𝙖 𝙙𝙤𝙫𝙚 𝙣𝙖𝙨𝙘𝙚 𝙞𝙡 𝙩𝙪𝙤 𝙖𝙢𝙤𝙧𝙚 𝙥𝙚𝙧 𝙡𝙖 𝙥𝙤𝙚𝙨𝙞𝙖?
Da molto lontano, al di là dei miei studi. Casualmente dalla curiosità verso il padre di un amico che, andando da adolescente a visitare a casa sua, trovai immerso in una luce soffusa sul divano del salotto, con sottofondo di Chopin, che leggeva Petrarca. Ne fui incuriosito e volli leggerlo anch'io: ne fui catturato senza più rimedio. Il colpo di grazia arrivò da Federico Garcia Lorca e dai suoi 𝘚𝘰𝘯𝘦𝘵𝘵𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭'𝘢𝘮𝘰𝘳𝘦 𝘰𝘴𝘤𝘶𝘳𝘰. Credo di essere stato un po' sbrigativo ma, in estrema sintesi, l'idea è questa.
𝘿𝙤𝙫𝙚 𝙥𝙤𝙨𝙨𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙨𝙚𝙜𝙪𝙞𝙧𝙩𝙞?
Ho un mio blog dove appunto quello che riesco a fermare "su carta"... o su tastiera.