Surrealia: un'esperienza condivisa fra realtà virtuale e surrealtà letteraria.

L’esperienza è stata proficua: è nata sul web, meglio, sui social quasi a voler testimoniare che anche i più avanzati strumenti della tecnologia possono non solo essere usati con oculatezza, utilità e piacere ma addirittura essere messi al servizio di quanto di più tradizionale si possa concepire: un libro stampato! Accanto al più contemporaneo e-book.

È questo il risultato di un’esperienza condivisa in tutte le sue fasi: nata nel laboratorio dell’Università della Poesia “JUAN RAMON JIMENEZ”, creato e diretto dal professor  Daniele Giancane, la collettanea ha visto ognuno degli autori, dopo un periodo di formazione e condivisione della parola scritta e dei suoi strumenti, misurarsi con le indicazioni del professore e dare vita, ciascuno secondo la propria sensibilità e capacità creativa, ai propri racconti surreali sottoponendoli alla preventiva lettura di tutti i partecipanti al laboratorio e raccogliendo, in un totale spirito di condivisione e crescita, consigli, appunti, “correzioni di tiro” e qualsiasi altro suggerimento proveniente dalle prime letture degli stessi scritti.

Alla collettanea hanno partecipato: Clara Russo, Ornella Mamone Capria, Vito Davoli, Luigi Lafranceschina, Giuseppe Zilli, Silvia De Luca, Maria Daniela Pierri, Maurizio Evangelista, Giuditta Abatescianni, Loredana Lorusso, Rosa Costantino, Maria Curatolo, Pasqua Sannelli, Anna Lauria e Giuseppina Girasoli.

Va anche sottolineato che la partecipazione e la condivisione dell’esperienza si è estesa a tutte le successive fasi di sviluppo di questo progetto. Leggendo progressivamente i racconti condivisi nel laboratorio, si è avuta la chiara percezione del valore intrinseco e della dignità creativa di alcuni dei testi condivisi al punto che quasi automatica è sembrata l’idea di procedere a una pubblicazione anche e soprattutto per mantenere alto quello spirito di condivisione che li ha inizialmente ispirati: condivisione con un lettore-tipo disposto a perdersi qualche buona ora di lettura in un universo originale e, appunto, surreale che ciascuno di questi racconti contribuisce a costruire. Una lettura piacevole, non necessariamente troppo impegnativa ma dilettevole e capace di catturare il lettore e trasportarlo in mondi immaginati e immaginari nei quali ciascuno degli autori ha provato a dare sfogo alla propria fantasia misurandosi talvolta con le proprie paure o con la rabbia nei confronti di tematiche più oggettivamente impostate, talaltra inserendosi nel solco di tradizioni letterarie compiute o affidando al surreale la denuncia di aspetti la cui tragicità è tutta reale e legata alla oggettività della contingenza. Non sempre e non necessariamente, però, in modo tragico. Non manca ironia e talvolta pure comicità grottesca accanto alle tinte fosche di più attese atmosfere provenienti da un “Oltre” dal quale tutti questi testi tirano fuori realtà e surrealtà nelle quali si innestano discorsi e dettati vari e diversi.

Tante le sfumature, tanti anche i livelli di fruizione di questi racconti, ciascuno dei quali, pur nella singolarità del “compimento della missione”, resta un microcosmo di tutta dignità dal quale aspettarsi o al quale affidare ragioni di ulteriore crescita o, nei più maturi, aspettative di ulteriori sviluppi.

Infine il processo di sviluppo di questo progetto, dopo la fase creativa, ha previsto il coinvolgimento di ciascuno degli autori anche nella scelta dei successivi steps: dall’immagine alla grafica di coperta al layout e all’impaginazione del testo. Anche in questo caso frutto di una scelta discussa e condivisa con ciascun singolo autore.

In qualità di curatore della raccolta non posso né voglio esimermi dal ringraziare sentitamente innanzitutto il professor Daniele Giancane, instancabile promotore culturale, per la fiducia riposta e soprattutto per il percorso formativo al quale ciascuno degli intervenuti ha potuto attingere a piene mani così come il prefatore prof. Gianni Antonio Palumbo alla cui squisita disponibilità si deve sempre un’attenta analisi dei testi sia come singoli contributi sia come parte di un corpus i cui contorni contestuali non tralascia mai di definire con indiscussa competenza.

Non ultimi i miei ringraziamenti a ciascuno degli autori intervenuti per l’impegno, l’entusiasmo e l’apprezzato senso di partecipazione attiva all’intero progetto.


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