Il giovane poeta molisano Simone Principe leggendo «Carne e sangue»
Leggere un libro di poesia è un processo intimo che richiede un religioso silenzio, un luogo che possa ispirare e preparare l’animo ad addentrarsi in una nuova prospettiva, in un’altra verità, che non pretende - e non potrebbe - di affermare cosa sia giusto o sbagliato, cosa sia la bellezza e cosa sia la bruttezza. L’unica verità che può esprimere è quella del più nobile sentimento umano, che ognuno ha e che in pochi sanno esprimere, addirittura provare.
Vito Davoli ha in poesia questo alto sentimento, di un primo novecento, a volte dimenticato se non per quei nomi che resistono contro una maggiore mercificazione della poesia, che nel nostro tempo abbraccia più “l’apparire”, che “l’essere”.
In questi versi “carnali” e “sanguigni” il poeta non appare, ma è, come la sua poesia, che diviene Il rapido bagliore dell’eterno. In questo suo Carne e sangue l’autore affronta la scoperta di certe bellezze perdute, fin dentro sé, graffiando la carne per trovare nel sangue l’amica in versi, ovvero colei che sa chi è in realtà colui che scrive. Lo stile "classicheggiante" impreziosisce l’opera, assumendo il tono che l’autore vuole imprimere per lasciare al lettore la propria voce, come un padre che guida il cammino fino a quando ce n’è bisogno.
Un cammino in cui ci si imbatte in tenui durezze, come «Nulla mi corre
addosso inutilmente / in questa imperdonabile colpa di voler vivere»,
oppure «Con tenacia affogare i pensieri / nello scarlatto dei carboni
ardenti», o ancora «Se non mi attorni / non sono ispirato / alla vita».
Tenui durezze poiché pur affrontando aspetti di un certo spessore emotivo, lo fa - innegabilmente - con la delicatezza che contraddistingue i poeti, che impatta ugualmente contro l’impressione del lettore, senza lasciare lividi che facciano troppo male, quelli restano al poeta. La dolcezza di Davoli è palpabile, ma non scivola verso la sdolcinatezza, che renderebbe la sua voce inverosimile e meno paterna, di quella paternità che solamente dona, senza nulla a pretendere.
In questa sua recente pubblicazione, il poeta col suo fine pennello, dipinge una raccolta che ha la stessa carica di un dipinto rinascimentale.
Alcune poesie tratte dalla raccolta:
BaglioriCosì in un disticocostringere la vita,in mille libri esprimereuna contraddizione.È il filo di Penelopee la tela di Ariannaquel buco che in un attimosi espande sotto l'acqua.Il rapido bagliore dell'eterno.
Se non mi attorni
Se non mi attorni
non sono ispirato
alla vita.
Intravedo il mondo
da liste di persiane chiuse.
Percezioni timide d'azzurro,
sensazioni umide di oro
brandelli di grigio vissuto
senza ali
perfino
hanno il solo tempo della farfalla
e l'eternità immobile del quartiere
sembra che non sfiorino neppure
se non mi attorni.
Al banchetto vuotano una brocca e un'altra,
le recludono nell'angolo del patio:
qualcuno prima o poi ricorderà,
qualcuno prima o poi le riempirà.
Forse aspettiamo il miracolo.
Forse contorte danze di Baccanti.
Accanto
Ti voglio accanto
ora che il giorno non ha più raggi a picco
e il crepuscolo mi rapirà alla solitudine.
Ti voglio accanto adesso
che non raccolgo e meno custodisco
il pianto di memorie bruciacchiate
e i pigri meriggi dorati
mi rispediscono al tempo dell'attesa.
Ti vorrò sempre accanto
quando nel sangue pure scorrerà
il sorriso beffardo del tempo,
quando il mio giorno tornerà a scandirmi.
Ti vorrò ancora accanto.
Ti ci vorrò per sempre
ché il vuoto di quest'attimo
non è che un punto perso
dentro il mare del polo,
una ciglia d'ombra
nel giorno infinito,
l'attimo breve di oscurità
nell'inevitabile battito degli occhi.
V. DAVOLI, Carne e sangue, Tabula fati 2023
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SIMONE PRINCIPE è nato ad Isernia il 10 dicembre 1998. Sue poesie sono apparse sul mensile letterario “Il Foglio Volante-La Flugfolio” Ed. Eva, nella rubrica “L’Aquilone” a cura di Antonio Vanni e sulle antologie Ovunque io abiti è casa, Volturnia Edizioni (2018), Fiori di luce, Volturnia Edizioni (2020), Voci poetiche per Alda, Accademia dei Bronzi (2020).
La sua prima raccolta poetica Aria pulita al risveglio è edita dall’Edizioni Eva (2020). Con Ali Ribelli Edizioni ha pubblicato la sua prima raccolta di racconti Lungo la foce delle parole, (2021). Di recente pubblicazione la sua nuova silloge Eremo del secolo per la stessa Ali Ribelli Edizioni 2023.
S. PRINCIPE, Eremo del secolo, AliRibelli Edizioni 2023
«Uno scorcio nel sentire umano, attraverso le sue sfumature, il confino in uno spazio e in sé stessi, che porta l’uomo ad indagare e ad indagarsi, nel profondo, più di quanto non abbia mai fatto precedentemente, coinvolgendo ogni senso e ogni sentimento, per evadere in luoghi ritrovati attraverso ricordi, sensazioni e sogni. L’amore è l’orizzonte più lontano e vicino, che dona forza, speranza, desiderio, felicità ma anche dolore e malinconia. È un abbraccio fragrante quello della natura, che non arresta il suo corso e fa comprendere quanto sia ferita. È uno scovare emozioni taciute, obliate, mai saggiate, che diverranno compagne di nuovi giorni».