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Naturalismo, simbologia e misticismo con contaminazione psicologica e carnale: Eugenio Nastasi legge «Carne e sangue»

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Raramente ci è dato interpretare il motivo conduttore di un testo cominciando dalla copertina. Come accade con le scene iniziali che illustrano l’avvio di una proiezione d’autore, l’opera di Vito Davoli parte dalla riproposizione di una celebre opera di Tiziano, Amor sacro e amor profano e di seguito la scritta del titolo Carne e sangue , che stigmatizzano, a lettura avvenuta, la stretta funzione tra ispirazione panico-sensuale di un naturalismo intinto di rutilante simbologia sfumato di misticismo e la contaminazione psicologica, carnale, autobiografica dell’Autore ottenuti con il ricorso e la percussione di certe note, di formule quasi rituali aderenti alla simultaneità della materia con la visione poetica.  Da subito si capisce che il poeta adotta una speciale strategia di assedio alla problematica amorosa, all’intensa presenza di un tu indefinito, al ricordo di occasioni vissute, mentre anela a ricongiungersi col tutto, con la proclamazione di questo congiungimento, come se la...

«Flamenco e Cioccolato» di Maria Pia Latorre: coniugare contrasti ed opposti nel perimetro del sentire umano

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La sensualità raccolta di una danza popolare latina insieme alla superba eleganza di un walzer inglese; la spigolosa audacia di un tacco insieme alla divina morbidezza di un velo; la prepotente espressività di un flamenco insieme alla tentatrice fluidità del cioccolato. Traducendo queste immagini in versi, il progetto che ne viene fuori è la silloge di Maria Pia Latorre, Flamenco e cioccolato , edito nella collana Civico 16 per i tipi di G.C.L. Edizioni, Pulsano (TA) 2022. O forse il contrario. M. P. LATORRE, Flamenco e cioccolato , G.C.L. Edizioni, Pulsano (TA) 2022 Acquista il libro al miglior prezzo disponibile Le partizioni in cui è possibile suddividere l'opera, non solo strutturalmente e tematicamente ma anche e forse soprattutto dal punto di vista dell'approccio e del sentire, consentono di porsi di fronte non già ad un corpus unico quanto piuttosto a un percorso per tappe che in qualche modo si fa sintesi del rapporto fra il soggettivo e l'oggettivo, fra l'occ...

Beppe Costa: «La poesia per Davoli, rifugio e rivoluzione». «Carne e sangue», una delle opere del poeta pugliese.

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Avevo già scritto poche ma sentite righe sulla Poesia di Vito Davoli, scorrendo fra i due libri avuti e piuttosto fra alcune che apparivano nel suo profilo in rete, come “Chiedo scusa” e “Vlora”. Come ho spesso dichiarato non sono un critico, specie nel campo della martoriata poesia e dei poeti.  Si tratta spesso di poeti e scrittori falliti che senza ritegno usano la rete per abbindolare chi ancora ignaro si avvicina al mondo arido e corrotto da presunti editori e/o letterati, una selva indegna dov’è difficile salvarsi. Ci sono alcuni che copiano note critiche di saggisti tedeschi riportandoli pari pari come introduzione a libri di ignari autori.  Inversamente ci sono alcuni, come Vito, che la poesia la vivono molto seriamente come una sorta di vita parallela, come rifugio e rivoluzione. In questi giorni, con la pubblicazione, autori di grande autorevolezza hanno scritto sul volume e quindi non aggiungo che poche ma importanti righe e che riguardano la grande generosità (merc...

Il look dei pirati, il rapimento di Platone e il trattamento riservato a prigionieri e malfattori

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Quale aspetto avevano i pirati dell'antichità? Corrisponde il loro look al nostro immaginario collettivo? E che tipo di trattamento riservavano ai loro prigionieri o quale destino attendeva loro stessi una volta catturati? Sono domande lecite e particolarmente affascinanti per rispondere alle quali ci vengono in soccorso una serie di epigrafi (quindi documenti ufficiali, non opere letterarie) tra le quali scegliamo alcune utili a rispondere a queste domande. Partendo dalla seguente, databile fra il II e il I sec. a.C. costituita da una stele di marmo scuro, reperita presso Astipalea, delle dimensioni di 0,75 in altezza; 0,44 in larghezza; 0,36 in profondità.  Nella parte superiore è sormontata da una cimasa mentre è abrasa nella parte inferiore, con lettere elegantemente incise.       Ἔδοξεν τῆι βουλῆι καὶ τῶι δήμωι · Μοσχίων Μενέτου         [ε]ἶπεν · προγραψαμένων εἰς τὴν βουλὴν τῶν στρα-        ...