Gianpaolo Santoro recensisce «SignorNò!» su ItaliaVera News. Alcune poesie tratte dalla nuova edizione.

Una nuova edizione è stata appena “varata”: si tratta della storica antologia SignorNò! nata, sin dalla sua prima edizione del 2012 per i tipi di SEAM e poi di PellicanoLIBRI, con una chiara posizione di contrarietà alle guerre e all’uso delle armi e oggi quanto mai attuale in rapporto anche al recente conflitto che si consuma nel cuore dell’Europa.


AA. VV., SignorNò!, a cura di Marco Cinque e Vito Davoli,
PellicanoCULT / Amazon KDP 2022

La nuova edizione vede la luce ancora una volta sotto la curatela di Marco Cinque, attivista e giornalista de Il Manifesto e Le Monde Diplomatique, che ha curato tutte le edizioni dell’antologia sin dalla sua prima versione; questa volta affiancato dal poeta pugliese Vito Davoli impegnato, oltre che nella parte aggiornata della nuova edizione – con la selezione di poeti contemporanei nazionali e internazionali insieme al poeta ed editore Beppe Costa – anche nella cura della nuova veste grafica che può vantare il contributo di Mauro Biani, vignettista di la Repubblica e de Il Manifesto.


Tutte le edizioni di Signornò!


Una nuova edizione quindi ricca e di pregio che riporta il tema, non solo costituzionale, del ripudio della guerra e dell’uso delle armi al centro dell’attenzione anche letteraria nella contemporaneità degli eventi attraverso la forza evocativa della poesia: «𝘚𝘪𝘨𝘯𝘰𝘳𝘕𝘰̀! è un grido dell’umanità ferita dalla guerra, da questa inutile pazzia dell’umanità esaltata da sempre, come dagli antichi romani: 𝘱𝘶𝘭𝘤𝘩𝘳𝘶𝘮 𝘦𝘵 𝘥𝘦𝘤𝘰𝘳𝘶𝘮 𝘦𝘴𝘵 𝘱𝘳𝘰 𝘱𝘢𝘵𝘳𝘪𝘢 𝘮𝘰𝘳𝘪». Così scrive Margherita Hack nella prefazione al testo della prima edizione, qui nuovamente riproposta insieme all’intervento di Phil Rushton, poeta e curatore della seconda edizione insieme a Marco Cinque. Scrive quest’ultimo: «Abbiamo potuto sperimentare, negli anni, come un semplice libro possa trasformarsi in un vero e proprio progetto multimediale itinerante, capace di seminare pace in una umanità sempre più alla deriva, sempre più orfana di risposte che lascino un segno. Ogni piccola voce che si aggiungerà a questo coro e che avrà il coraggio di dire SignorNò!, contribuirà a costruire un possibile futuro di pace». E le voci sono tante!

Si sono mantenuti i contributi più rilevanti delle precedenti edizioni – quali la prefazione e introduzione dei già citati Margherita Hack e Phil Rushton – oltre a selezioni di testi di refusnik israeliani, veterani statunitensi e reduci dal Vietnam insieme ai contributi di autori quali 𝗠𝗮𝗵𝗺𝗼𝘂𝗱 𝗗𝗮𝗿𝘄𝗶𝘀𝗵, 𝗡𝗮𝗶𝗺 𝗔𝗿𝗮𝗶𝗱𝗶, 𝗝𝗮𝗰𝗸 𝗛𝗶𝗿𝘀𝗰𝗵𝗺𝗮𝗻, 𝗙𝗲𝗿𝗿𝘂𝗰𝗶𝗼 𝗕𝗿𝘂𝗴𝗻𝗮𝗿𝗼, 𝗣𝗮𝘂𝗹 𝗣𝗼𝗹𝗮𝗻𝘀𝗸𝘆, 𝗙𝗲𝗿𝗻𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗔𝗿𝗿𝗮𝗯𝗮𝗹 e altri aggiornando la nuova edizione 2022 con ulteriori interventi di poeti contemporanei (anche giovani e giovanissimi), meritevoli di integrare l’orizzonte di una sensibilità e di una posizione decisa contro l”uso delle armi per la risoluzione dei conflitti nel più generale panorama del rispetto della vita umana.

E affinché il ricorso alla poesia e alla letteratura non resti relegato nella autoreferenzialità di pubblicazioni sterili che muoiono nel momento stesso in cui nascono avendo adempiuto ad un non meglio specificato compito di semplice pubblicazione, anche questa nuova edizione, come le precedenti, mira a tradurre nel concreto i proventi che l’antologia riuscirà a ricavare. I diritti infatti saranno interamente destinati a Gazzella Onlus, associazione senza fini di lucro che si occupa di assistenza, cura e riabilitazione dei bambini palestinesi feriti da armi da guerra nel territorio di Gaza e soprattutto attraverso l’attivazione di adozioni a distanza dei bambini feriti. (www.gazzella-onlus.com).


Il retrocoperta della nuova edizione con tutti gli autori presenti


È opportuno infine sottolineare anche la presenza di poeti della nostra Puglia fra i quali Daniele Giancane (Bari), Marco Ignazio de Santis, Gianni Antonio Palumbo e Vito Davoli (Molfetta), Maurizio Evangelista e Marta Maria Camporeale (Bisceglie) annoverati nella nuova selezione di autori nazionali contemporanei.

L’edizione 2022 è la seconda delle pubblicazioni inserite in un più ampio progetto di recupero e rilancio della storica collana Inediti Rari e Diversi, fondata dal poeta ed editore Beppe Costa e curata insieme al poeta Dario Bellezza fino alla sua morte ed oggi recuperata dallo stesso Costa e curata insieme al poeta pugliese Vito Davoli con il quale, lo scorso anno, si era dato vita al primo volume della collana, d’amori, di delitti, di passioni, (clicca qui per l'acquisto) un’antologia multilingue nata da una serie di incontri internazionali on-line durante il periodo pandemico e che ha riscosso una decisa approvazione da parte del pubblico. Il progetto, nelle intenzioni del suo storico fondatore Beppe Costa, tende a rilanciare la casa editrice Pellicano con la quale, nei decenni passati, aveva pubblicato autori del calibro di Alberto Moravia, Anna Maria Ortese, Adele Cambria, Dario Bellezza, Goliarda Sapienza, Antonino Caponnetto, Naim Araidi, Fernando Arrabal e lui stesso autore del best seller del 1984, Romanzo Siciliano.

Gianpaolo Santoro
da Libri. “Signornò”, nuova edizione 2022 in «ItaliaVera News del 03 novembre2022



La prima presentazione ufficiale è prevista per venerdì, 25 novembre 2022 presso la storica libreria Pellicano a Roma in via Gattico, 3 alla presenza di molti degli autori inclusi nella raccolta oltre dello stesso Beppe Costa, coordinatore dell'evento.
Di seguito una selezione di poesie tratte dall'antologia: un ottimo assaggio per decidere di acquistare il volume e contribuire alla giusta causa per la quale è (ri)nato.

RITA E IL FUCILE 
(di Mahmoud Darwish) 
 
Fra Rita e i miei occhi si leva un fucile.
Quelli che conoscono Rita,
s’inchinano e pregano i suoi occhi di miele divino.
Ho baciato Rita bambina,
lei si è stretta a me, lo ricordo…
I suoi capelli mi coprivano il braccio.
Ricordo Rita
Come l’uccello ricorda la sua fontana.
Oh, Rita!
Un milione di immagini
Un milione di uccelli
Un milione di appuntamenti
Sono stati assassinati da un fucile.
Il nome di Rita, festa per le mie labbra.
Il corpo di Rita, nozze per il mio sangue.
Per due anni, mi sono perduto in lei.
Per due anni lei si è distesa sul mio braccio,
uniti nel fuoco delle nostre labbra,
siamo resuscitati per due volte.
Oh, Rita!
Chi avrebbe potuto sciogliere i nostri sguardi,
prima che si levasse un fucile?
Oh, notte di silenzio!
C’era una volta…
Una luna è calata all’alba…
Lontano, in occhi di miele
E la città ha cancellato Rita e le canzoni…
Fra Rita e I miei occhi, si leva un fucile. 
 
(in AA. VV, La terra più amata. Voci della Palestina, Manifesto Libri, Roma, 2002) 
 

Mahmoud Darwish


SE SCRIVERE SERVISSE 
(di Beppe Costa) 
 
La morte non è eguale per tutti
quante stupide parole, spesso false
per immagini inimmaginabili
come non fosse mai accaduto
a noi inermi e deboli non resta che imprecare
mentre il cielo si ribella,
perché mai dovrebbe essere regolare? 
 
Urlare al tempo che non lascia tracce
né memorie, mentre la storia si ripete
ancora, ancora e ancora
Se scrivere potesse inceppare almeno un’arma
se scrivere servisse a salvarne almeno uno
dei tanti condannati a morte
prima ancora d’iniziare a vivere
lo farei, continuerei a farlo
urlando al cielo ogni singola
cocente disperazione. 
 
con Beppe Costa


UNA CAREZZA
(di Marco Cinque) 
 
Dove sono le tue voci, i tuoi canti
dove i tuoi versi spezzati dal dolore
con gli occhi bagnati dalle poesie
dei tuoi figli oppressi e umiliati?
Dove l’indignazione, la vergogna
per aver strappato via il sole dal cielo
gli ulivi dal corpo della tua memoria
i bambini dalle loro madri e padri?
Ti guardo come una ferita aperta
come cicatrice d’intere generazioni
come una radice divelta dal futuro
come un volo di farfalla senza ali.
Non rispondermi, no, non c’è bisogno
conosco la verità, so bene dell’inganno
di questo sentiero di sangue mai rappreso
la carne dei sogni smembrata dalle bombe.
Volgi il tuo sguardo di suppliche
a questo mondo corrotto e complice
tu che non chiedi altro che esistere
per abitare la libertà del tuo respiro.
Oh madre, oh sorella, oh figlia amata
oh Palestina, esiliata anche dai pensieri
come posso donarti ancora una carezza
che possa germogliare nel tuo sorriso? 
 
Marco Cinque


GERARCHIE 
(di Mauro Macario)

Dagli un cappello
e una paletta
che sia vigile
usciere o bidello
si sentirà un generale
pensa ai generali
che si sentono Dio
e scatenano sulla terra
l’inferno preventivo
per riportare la democrazia
dagli ossari comuni
alla Borsa di Wall Street
ogni litro di benzina
è succo di bimbo
un pieno corrisponde
a un asilo frullato
poi inorridiamo
al traffico d’organi 
 
Mauro Macario


DAL SANTUARIO
(di Marco Ignazio de Santis) 
 
Quando l’avidità di plutocrati e finanzieri
espropria la giovinezza di mille e mille ragazzi
e s’inginocchia squallida alla dea Mammona
e affama e uccide le moltitudini misere della terra,
nella tenebrosa babele dei chierici asserviti
sparute appaiono le sacche di resistenza,
santuari ove le Muse si danno appuntamento
per carpire un riverbero della musica cosmica,
per conservare una traccia della sacra bellezza
e passare la fiaccola dell’antica passione
ai rari naviganti d’Argo. 
 
Così la nevrosi si riscatta
nel solco della pagina
e alza i suoi vessilli
contro la follia del mondo.

(da Dal santuario, Helicon, Arezzo 2014)

Marco Ignazio de Santis

 

 

 

 

Post popolari in questo blog

𝙉𝙤𝙩𝙩𝙞𝙡𝙪𝙘𝙚𝙣𝙩𝙚, la nuova silloge di Marta Maria Camporale

Due poesie incluse nell'edizione 2023 dell'antologia 𝙏𝙍𝙀𝘾𝙄𝙀𝙈𝘽𝙍𝙀 𝘾𝙤𝙧𝙤 𝙙𝙚 𝙫𝙤𝙘𝙚𝙨 in Spagna

ANGELA DE LEO legge l'inedito 𝑰𝙣𝒔𝙞𝒆𝙢𝒆

La poesia di Alfredo Pérez Alencart: il panorama dell'anima nella carne dell'umano. Prefazione a 𝘓𝘢 𝘤𝘢𝘳𝘯𝘦 𝘺 𝘦𝘭 𝘦𝘴𝘱𝘪́𝘳𝘪𝘵𝘶, Trilce Ediciones, España 2023

Simone Principe legge 𝘋𝘢𝘭𝘭'𝘢𝘭𝘵𝘳𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭'𝘰𝘳𝘪𝘻𝘻𝘰𝘯𝘵𝘦