Il viaggio di una poesia che arriva ai destinatari indigeni Tolupanes in Honduras

È motivo di estremo orgoglio per me ricevere dall'Honduras le parole del poeta e attivista Héctor Flores che così scrive:
«No puedo encontrar las palabras para expresar la alegría mañanera que le has dado a mi vida con esto que has hecho, sin embargo te hago la promesa, si me das permiso, de imprimir este texto en tu traducción y llevarlo a las comunidades indigenas Tolupanes, a quienes esta dedicado, y contarles que gracias a vos, ahora otra parte del mundo que habla tu idioma puede saber de ellos y estar menos solos en esta moderna humanidad que viraliza las guerras pero silencia las culturas ancestrales».

«Non trovo le parole per esprimere la gioia che hai dato, di prima mattina, alla mia giornata con questa traduzione e allora ti faccio la promessa, se me ne dai il permesso, di stampare questo testo nella tua traduzione e portarlo alle comunità indigene Tolupane, alle quali è dedicato, e di dire loro che grazie a te, ora un'altra parte del mondo che parla la tua lingua può conoscerli ed essere meno soli in questa moderna umanità che rende virali le guerre ma copre nel silenzio le culture ancestrali».

Membri della comunità dei Tolupan nell' Honduras di oggi


Sono io ad essere grato al poeta Héctor Flores che prosegue questo ideale ponte architettato e promosso dall'amico poeta Alfredo Pérez Alencart - senza il quale non sarebbe stato possibile arrivare fin lì: a lui un'infinita riconoscenza e gratitudine - nell'ambito del XXVI Encuentro de Poetas Iberoamericanos, e lo porta fino all'ultima destinazione: quella naturale dei dedicatari.

Non credo ci sia da aggiungere altro se non i versi in questione.
È bello sentirsi parte di un mondo senza confini dove la poesia assurge a veicolo attivo di conoscenza e condivisione al di là di ogni possibile limite e confine.
Grazie Héctor.
Grazie Alfredo.
E un grande abbraccio alla comunità dei Tolupan in Honduras.


LA ETNIA TOLUPÁN 
𝘥𝘪 𝘏𝘦́𝘤𝘵𝘰𝘳 𝘍𝘭𝘰𝘳𝘦𝘴 
No llegaron
estaban desde siempre
dueños absolutos del tiempo
armadura eterna
para desafiar al modernismo. 
Hicieron sus cerbatanas
tallaron la madera con la piedra
y escarbaron la caverna hogar. 
No llegaron
estaban antes
que el invasor los esclavizara
antes
que llegara la conquista. 
Los Tolupanes no eligieron la montaña,
la montaña los escogió
descubrió que les faltaban caminos
y que en el modernismo
se quedaban fuera.
Por eso abrió sus paredes de selva
sus carnes en desbandada
y la sombra de los bosques ancestrales. 
No llegaron
estaban antes que se nos ocurriera
contar su historia. 
Fueron a cazar en la ribera
a pescar en las posas
a cosechar en las faldas
a comer con la postrera. 
No llegaron,
han estado ahí desde siempre
yo habito, a veces indignamente,
el tiempo de los Tolupanes.


L'ETNIA TOLUPAN 
𝘥𝘪 𝘏𝘦́𝘤𝘵𝘰𝘳 𝘍𝘭𝘰𝘳𝘦𝘴 
Non sono mai arrivati
erano lì da sempre
padroni assoluti del tempo
eterna armatura
che sfida il modernismo. 
Fabbricarono le loro cerbottane
intagliarono il legno con la pietra
scavarono caverne a mo' di casa. 
Non sono mai arrivati
c'erano pure prima
che l'invasore li rendesse schiavi
prima
dell'arrivo della conquista. 
I Tolupan non hanno scelto la montagna,
la montagna li ha scelti
scoprì che gli mancavano le strade
e che nel modernismo
ne restavano fuori. 
Per questo aprì le mura della giungla
le sue carni in pericolo
e l'ombra di foreste ancestrali. 
Non sono mai arrivati
Erano lì già prima che ce ne accorgessimo
a raccontare quella loro storia. 
Andarono a cacciare sulle sponde
pescare nelle pozze
nelle falde a raccogliere
e a stare a tavola con la più vecchia. 
Non sono mai arrivati,
da sempre sono lì
io abito, talvolta indegnamente,
ancora il tempo dei Tolupan. 

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