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POESIE DAL CASSETTO. La recensione di Marta Maria Camporeale a "La luna spezzata" di Francesco Galasso

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«La luna spezzata", suddivisa in sei sezioni, dieci poesie per ogni parte del volume, esplora le grandi domande che accompagnano l'esistenza di ognuno di noi (da dove veniamo? chi siamo? verso dove siamo diretti?), mostrando come attraverso lo strumento della parola in versi è possibile mettere a fuoco i valori più importanti della vita». La silloge dal titolo La luna spezzata (Interno Libri Edizioni 2021) di Francesco Galasso ha la peculiarità d’essere un varco nel tempo. Rappresenta una raccolta di prime poesie, mai pubblicate, serbate nello scrigno del pudore di una gioventù affatto vanesia, come ahimè accade di questi tempi; per volontà contemperata ad esigenze di crescita e a fattori personali. Allora, perché proprio ora? Ora non per urgenza a guisa di mera pubblicazione, piuttosto per debito morale di dar luce ad un florilegio di propri versi che, come qualsiasi opera artistica, ha bisogno di respirare, diventare sequenza di pagine, vivere l’esperienza sensoriale di le...

Riaccarezzare il tempo che fu. La recensione di Marta Maria Camporeale a «Un dono inaspettato» di Fulvia Altomare

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«Quando Margherita si trasferisce in un vicolo del centro storico con suo marito Felice non sa quello che l’aspetta. Non potrebbe essere più diversa dalle persone che abitano quelle case con le porte sempre aperte, le tende lise a schermare un’intimità che non c’è. All’inizio non riesce a entrare in sintonia con Teresa, Letizia, Elisabetta, Agnese. Le donne del vicolo la guardano con diffidenza, marcano le differenze che ci sono fra di loro e le gravitano attorno, curiose. Ma un giorno tutto cambia quando alla sua porta arriva qualcuno che mai avrebbe pensato. Può un vicolo divenire persona, oggetto o parte integrante della vita di qualcuno? Quanto amore origina al suo interno? Quanto odio, dolore o riconoscenza genera e alimenta nello scorrere del tempo?» Un giorno di novembre conosco virtualmente Fulvia Altomare, coincidenze prettamente letterarie. L’amicizia in tempi brevissimi diventa reale. Fulvia mi accoglie nel suo mondo, nella sua dimensione. Il suo domicilio sembra fuori dal t...

"L'inattesa letizia del giardino" di Sandro Marano: una dimensione da salvaguardare e riscoprire.

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Evidente e affascinante è la musa che genera e alimenta le liriche del volume di Sandro Marano, L'inattesa letizia del giardino , per i tipi di Tabula Fati (2021). Che sia Eden o Parnaso, che sia l'Amazzonia o il cortile di casa poco importa. Ciò che conta è il giardino, anzi il verde: uno spazio con una sua identità, un suo colore ( Non è facile fare verde , sostiene perentorio il poeta) e una sua dimensione che finisce - e ci si auspica finisca - per fare da palco e da scena ai momenti che nel corso dell'esistenza vale la pena salvare e custodire nel bagaglio che accompagna l'autore - ma in senso lato il lettore e l'uomo - nel viaggio della vita.  Una sensibilità, dunque, ecologista e ambientalista che inevitabilmente risente e probabilmente si nutre anche dell'impegno del Marano attivista, da sempre coinvolto nell'associazione che dà il nome proprio alla lirica appena citata: "Fare Verde", attiva sin dal 1986. Uno sguardo privilegiato alla natur...

Recentemente pubblicata la nuova silloge di poesie di Alfredo Pérez Alencart dal titolo «El sol de los ciegos».

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I poeti odiano tanto la morte che a furia di cantarla restano gli unici a saperla affrontare. Si tiene oggi, 27 novembre 2021, la presentazione dell'ultima fatica letteraria di Alfredo Pérez Alencart dal titolo El sol de los ciegos (Il sole dei ciechi) presso la Fiera Internazionale del Libro di Guadalajara (Messico), pubblicato per i tipi del prestigioso editore Vaso Roto  (con sedi in Messico e Spagna) e inserito all'interno del proprio catalogo di poesia. Alfredo Pérez Alencart in una foto di  Jose Amador Martin Sanchez . Docente all'Università di Salamanca e Direttore del prestigioso Encuentro de Poetas Iberoamericanos , il poeta, studioso, saggista e infaticabile promotore culturale Alfredo Pérez Alencart giunge ormai alla sua 25a pubblicazione letteraria con la sua ultima fatica El sol de los ciegos , presentata oggi presso la FIL ( Feria Internacional del Libro ) - considerata il maggior evento del suo genere in lingua spagnola -  con un incontro on-line aper...

«Il nome dell'ombra». Il racconto dei «SURREALIA» pubblicato su ISEAF Book.

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 Nell'ambito del progetto letterario 𝗜 𝗦𝗮𝘀𝘀𝗶 𝗡𝗲𝗿𝗶, giunto alla sua XV edizione, il mio racconto 𝘐𝘭 𝘯𝘰𝘮𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭'𝘰𝘮𝘣𝘳𝘢 è selezionato per la pubblicazione su 𝗜𝗦𝗘𝗔𝗙 𝗕𝗼𝗼𝗸. Ringrazio di cuore la redazione per l'encomiabile lavoro di 𝘦𝘥𝘪𝘵𝘪𝘯𝘨 e per la splendida immagine allegata al racconto. Il nome dell'ombra Racconto surreale Il medico uscì dalla vecchia stanza da letto con lo sguardo esterrefatto, cambiando ripetutamente espressione, ora incredula ora nauseata. Sancì e registrò la morte di Leo: per infarto, verbalizzò. Per asfissia, invece, quella di sua madre. E questo era sufficiente a comprendere alcune delle sue reazioni ed espressioni. Altre, invece, apparivano piuttosto inusuali per un medico legale, un patologo abituato a dichiarare morti e a mettergli le mani addosso per mestiere. Tuttavia, di fronte a un poco più che quarantenne che tira le cuoia per soffocamento con un’erezione in corso mentre dorme accanto a sua madre quasi o...

Ida Vitale: «Rispetto a mia nonna sì, sono giovane» (El Pais del 15/11/2021)

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  Traduzione dell'intervista apparsa su El Pais  ad opera di Berna Gonzáles Harbour Titolo: Ida Vitale: "Respeto a mi abuela sì, soy joven"  del 15 novembre 2021   La poetessa uruguayana parla della sua lettura compulsiva sin da bambina e a 98 anni pubblica la sua nuova silloge Tempo senza chiavi . Con un secolo alle spalle non c'è disgrazia che possa esaurire le energie e la vivacità di Ida Vitale, poetessa uruguayana che ha vissuto dittature, esili e perdite che non le hanno cancellato umorismo e capacità di scrivere. Con i suoi 98 anni la "Premio Cervantes" porta a compimento un itinerario con una nuova silloge nel suo percorso dal titolo Tiempo sin claves («Tempo senza chiavi», Tusquets 2021) in cui si va liberando di tutto ciò che molesta. Roda da fare invidia. IDA VITALE, Tiempo sin claves , Tusquets 2021 Acquista il testo al miglior prezzo disponibile Lezione di umiltà ed erudizione di Ida Vitale di Berna Gonz á les Harbour La presentazione interna d...

La «Lucania» di Mario Trufelli: il senso dell'appartenenza senza alcun possessivo. Una lettura possibile.

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La Lucania è terra che ha dato i natali a poeti di intenso spessore che inevitabilmente hanno cantato il fascino dell'essenzialità e della durezza di una regione che, come poche, intesse continuamente relazioni creditizie e debitorie con la Storia; quella generale ma soprattutto la propria. «Una terra che ha dato vita a straordinari poeti, da Rocco Scotellaro a Leonardo Sinisgalli , da Albino Pierro ad Assunta Finiguerra ». (D. Giancane) Accanto a questi nomi merita sicuramente menzione Mario Trufelli , lucano di Tricarico, lo stesso paese natio di Scotellaro.  Premio Saint-Vincent per l'intensa attività giornalistica, ricordiamo che fu responsabile della Testata Giornalistica Regionale lucana della RAI. Di Sinisgalli fu allievo e amico e nel 1992 vinse il Premio Flaiano per la silloge Prova d'Addio . Ho scelto di ricordarlo attraverso i versi di una splendida poesia dal titolo, appunto, Lucania propostami dall'amico prof. Daniele Giancane 1 , parte della silloge ...

Surrealia: un'esperienza condivisa fra realtà virtuale e surrealtà letteraria.

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L’esperienza è stata proficua: è nata sul web, meglio, sui social quasi a voler testimoniare che anche i più avanzati strumenti della tecnologia possono non solo essere usati con oculatezza, utilità e piacere ma addirittura essere messi al servizio di quanto di più tradizionale si possa concepire: un libro stampato! Accanto al più contemporaneo e-book . È questo il risultato di un’esperienza condivisa in tutte le sue fasi: nata nel laboratorio dell’Università della Poesia “JUAN RAMON JIMENEZ”, creato e diretto dal professor   Daniele Giancane, la collettanea ha visto ognuno degli autori, dopo un periodo di formazione e condivisione della parola scritta e dei suoi strumenti, misurarsi con le indicazioni del professore e dare vita, ciascuno secondo la propria sensibilità e capacità creativa, ai propri racconti surreali sottoponendoli alla preventiva lettura di tutti i partecipanti al laboratorio e raccogliendo, in un totale spirito di condivisione e crescita, consigli, appunti, “co...

"Nessuno è troppo lontano": per questo «L'artista ha il dovere di rendere visibili i sogni». La personale di Pino Spadavecchia a Molfetta.

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 Il tratto personale di Pino Spadavecchia , suo proprio e di nessun altro; il segno distintivo come una voglia sulla pelle, come una ruga d'espressione del tempo, come la spinta ideale e la maturità umana e filosofica del pensiero che dietro quel tratto nasconde e mostra le dinamiche dell'animo umano nel continuo interfacciarsi alla realtà circostante, ai suoi protagonisti, ai suoi luoghi, alle memorie. Prendendo a prestito, un po' arditamente, le splendide parole di Enrico Panunzio, direi tratti il cui «assalto così imprudente diventa, per chi voglia misurarlo, un legittimo allarme di realtà altre - ma non altrove - e dunque sviscerate, presentite, di volta in volta gridate oppure infisse e appagate dalla non luce». «L'artista ha il dovere di rendere visibili i sogni» sostiene l'artista: niente di più vero nella sincerità espressiva dei suoi cartoncini in mostra presso la Galleria 54 a Molfetta a partire dal 8 Ottobre. E il titolo della mostra curata e aperta dal ...