Post

Daniele Giancane su «Carne e Sangue»: una proposta poetica di spessore

Immagine
Vito Davoli, che già pubblicò nel 2001 il testo Contraddizioni – che ebbe notevoli letture critiche – libro recentemente ristampato, propone una nuova silloge: Carne e sangue , che presenta molteplici motivi di interesse. Anzitutto, occorre rimarcare l’unità stilistica del volume: non si individuano – come spesso accade in tanti libri di poesia – gli ‘alti’ e i ‘bassi’, ovvero alcune poesie davvero riuscite ed altre di valore inferiore. Qui l’approccio estetico e il ‘tono’ generale sono sempre identici e si risolvono in un fitto monologare: la musa di Davoli è in una scrittura tendente al ‘discorso’, all’interrogazione esistenziale. Non – quindi – il breve testo che illumina e stordisce (diciamo alla Juan Ramon Jimenez o, per altro verso, alla Giuseppe Ungaretti di Porto sepolto) e neppure, in verità, il testo che tende al poema (alla Neruda). La misura dei testi di Davoli è di venti/trenta versi o giù di lì (solitamente, tranne qualche eccezione). In realtà già nel testo di apertura,...

«A un certo punto andava detto»: Enio Minervini legge «Appunti di un buonista»

Immagine
Ad un certo punto qualcuno bisognava che lo dicesse; e Vito Davoli lo dice.  Lo dice che il discorso razzista e discriminatorio di chi vuole chiudere le frontiere alla sofferenza umana e lasciare morire chi fugge da sofferenze inimmagi-nabili non può agire nel discorso pubblico e privato in modo indisturbato. Lo dice che il ricatto retorico del buonismo è solo un ricatto disonesto; e ai ricatti bisogna sempre avere la forza di sottrarsi. Lo dice in una lunga conversazione sui social sviluppata prima della pandemia. Ma l’eco delle sue parole risuona ancora oggi mentre migliaia di migranti passano un feroce inverno al confine dell’Unione europea, tra la Polonia e la Bielorussia, riflettendo ad un mondo distratto l’immagine di donne, uomini e tanti, tantissimi bambini che muoiono di freddo e fame in faccia alla nostra indifferenza. Lo dice Vito ad un interlocutore sordo, assordato dalle stesse parole che gli rimanda. V. DAVOLI, Appunti di un buonista. Dialoghi social: migrazioni, diri...

«Il pensiero sognante»: Marina Caracciolo legge Ada de Judicibus Lisena

Immagine
È un testo particolarmente sentito e partecipato quello che Marina Caracciolo affida ai tipi di Bastogi col titolo Il Pensiero Sognante. La poesia di Ada de Judicibus Lisena , appena edito. Un ulteriore, profondo contributo analitico e critico che si aggiunge alla già ragguardevole produzione critica a proposito dell’opera della poetessa molfettese che passa attraverso gli importanti contributi monografici di Vincenzo La Forgia e di Marco Ignazio de Santis , senza trascurare un percorso che negli anni ha visto cimentarsi nella lettura della de Judicibus nomi quali Giorgio Barberi Squarotti, Mario Dentone, Domenico Cara, Daniele Giancane, Elena Bono, Vincenzo Cardarelli, Vittoriano Esposito, Anna Santoliquido, Giovanni de Gennaro e altri, tutti inseriti in un opportuno indice dei nomi che offre la possibilità di affrontare percorsi critici secondo prospettive diverse e variegate. Particolarmente presenti nel testo i sentieri aperti negli anni da  Marco I. de Santis  e ...

La tenerezza del lupo: il commento di Mauro Macario alla mie «Contraddizioni»

Immagine
Caro Vito, ho letto attentamente il tuo bel libro. Non si tratta di «sforzi letterari», come tu li definisci: sono compimenti avvenuti con maestria e rispettabilità e d'altra parte i commenti critici di cui hai goduto lo confermano ampiamente. Li ho letti dopo essermi immerso a lungo e spesso in modo ripetuto nei tuoi versi.  Mauro Macario Non so perché, mi viene in mente di dirti che sei un poeta mosaicista , forse perché a fine libro mi sono reso conto di questo lavoro a incastro, poesia dopo poesia, fino a formare un solo grande mosaico di luci e ombre. Quasi tu avessi pianificato il disegno fin dall'inizio e senz'altro non è così perché la poesia non permette pianificazioni. Ma c'è una pittura interna che s'incontra con quella esterna, una commistione tra due paesaggi morfologici che si fondono in una sincronia di suoni e immagini tra cinema e canto. Canto a volte ispanico per quella calda meridionalità che è un genoma meteopoetico incorporato. Ti preferisco da ...

Simone Principe legge Beppe Costa

Immagine
È un legame generazionale significativo quello che si consuma al di là degli scarti del tempo e del vissuto raccogliendosi attorno al comune sentire e condividere l'esistenza, anche un solo tratto, attraverso la poesia. E così il giovane poeta Simone Principe , che si accinge a pubblicare la sua opera d’esordio, sfoglia la silloge del poeta Beppe Costa ( Il poeta che amava le donne (e parlava coi muri ), Pettirosso , 2019, pp. 154, euro 12.00) e fissa su carta ciò che già è rimasto incollato alla pelle dell’anima. Simone Principe legge Beppe Costa Il bisogno di donare, è un vero e proprio sentimento, che si è fatto verbo, come in principio Dio. Verbo e Logos indicano la “parola” (in latino verbum e in greco logos ), per di più logos ha anche il significato di “pensiero”, quello che ci coinvolge anche emotivamente, portandoci a tramutarlo, appunto, in parola. «(…) sul finire del giorno / vorrei ancora tempo / per inventare parole / che possano ridare / un sorriso un pane un sole...

Tre poesie di Jorge Valdés tradotte in italiano

Immagine
Jorge Valdés Díaz-Velez è poeta e diplomatico messicano, nato a Torreón nel 1955. È stato insignito del Premio Nazionale di Poesia Aguascalientes  nel 1998 per la silloge La puerta giratoria (La porta girevole), Ed. J. Moritz, Alicante (Messico) 1998, successivo al Premio Latinoamericano Plural del 1985. Successivamente ha conseguito anche il Premio Internazionale di Poesia Miguel Hernández. Comunidad Velenciana (2007) e il Premio Iberomaericano di Poesia Hermanos Machado  del 2011. Nello stesso anno ha pubblicato un'antologia delle sue opere tra le quali, oltre quelle appena citate, ricordiamo Aguas territoriales (1988), Cuerpo certo (1995), Jardines sumergidos (2003), Cámara negra (2005), Los alebrijes (2007), Otras horas (2010), Mapa mundo (2011). È stato tradotto in diverse lingue tra cui, oltre l'italiano, il francese , l'inglese e il portoghese.  Grazie alla sua attività diplomatica presso il Ministero degli Esteri messicano, è stato rappresentante cu...

L'intellettuale molfettese Enrico Panunzio nel ricordo del poeta ed editore romano Beppe Costa

Immagine
Può capitare e capita di sfogliare per caso qualche pagina ricca di pensieri, cesellata in un italiano ricercato e forbito che affascina. Può capitare e capita di imbattersi in qualche poesia strutturata in versi che catturano intimamente. E si è naturalmente portati a chiedersi chi ne sia l’autore. Può capitare e credo capiti piuttosto spesso che un cittadino molfettese, posto di fronte a un testo di Enrico Panunzio, non sappia neppure chi ne sia l’autore. Eppure siamo di fronte a uno dei più illustri personaggi della nostra città il cui contributo alla letteratura italiana non è cosa da poco. In un recente saggio di Marco Ignazio de Santis edito sulla prestigiosa rivista letteraria La Vallisa (n.116 -2021), lo studioso molfettese dà notizia di una lettera di Gaetano Salvemini a Giacinto Panunzio , padre di Enrico, nella quale così si congratula per la nascita del figlio: « Tante, tante congratulazioni e auguri per l’erede! La vita comincerà ad avere per te un altro significato! R...

«La poesia delle donne in Puglia» a cura di Daniele Giancane: un contributo fondamentale da cui partire.

Immagine
Potrebbe sorgere legittimamente la domanda: ce n’era bisogno? Direi di sì ed è bene dirlo chiaramente: assolutamente sì! Un’antologia selezionata che attraversa almeno tre generazioni, disegnata magistralmente dalla penna attenta e competente del “professore della poesia” sotto il focus “di genere” (parola che detesto ma che in qualche modo risulta efficace alla comprensione generale) tutta declinata al femminile: di questo si tratta. Di un fondamento indispensabile per un qualunque prosieguo critico che attraverso questo particolare taglio voglia approfondire la produzione poetica contemporanea in Puglia. E a dirlo è proprio il curatore della raccolta: « È una prima “apertura”, una traccia sulla quale – si spera – autori e autrici vorranno in futuro lavorare, per definire, integrare, per passare altresì dalla semplice antologia allo studio critico » rivelando così la generosità di un contributo che si propone a tutto vantaggio di approfondimenti critici successivi aprendo una nuova ut...

Riflessioni su "L'inutilità utile della poesia", incontro-dibattito su Interzona News del 21/03/2022

Immagine
 La definizione di una utilità della poesia presupporrebbe l’identificazione di cosa sia poesia. Perché se ne comprenda l’utilità dovrebbe essere necessario sapere che cosa dovrebbe essere utile e a cosa dovrebbe essere utile. Al di là di una infinita letteratura sulle possibili definizioni di poesia che non citerò in questa sede accodandomi ad altri amici che pur nei loro interventi hanno cercato di definire e mettere a fuoco lo sguardo su questo possibile “fermo immagine”, credo di poter dire che la poesia è ciò che essa stessa diviene. Sapendo comunque di non aver detto praticamente nulla. Preferisco pertanto proporre il testo di Daniele Giancane Che cos’è la poesia, Tabula Fati 2021, certamente voce autorevole a cui fare riferimento con fiducia per poter avere un perimetro entro cui assestare una riflessione di questo tipo. Detto questo mi spingo in un senso un po' diverso, forse provocatorio, e condivido questa riflessione così com’essa è maturata di fronte alla sollecitazione...